Ricette e segreti per creare in meno di un’ora la tua
“insalata sexy da ufficio”: con tanto metodo, tanta costanza (una nuova
ricetta al giorno), tanto tempo (quasi 4 anni di progetto) e un po’ di
pazzia. Parola del salad maker David Bez.
David Bez non è uno chef, nemmeno uno stylist,
piuttosto – dice di sé stesso – un food lover, un amante del cibo
italiano. Graphic designer, ha vissuto a lungo a Milano e oggi è art
director a Londra. Ha cominciato a mangiare insalate in studio, per
consumare un pasto leggero; siccome i colleghi, anche quelli più inclini
al junk food (cibo poco salutare) si sono incuriositi e hanno cominciato a gradirle, ha deciso di lanciare una sfida a se stesso: avrebbe creato ogni giorno una nuova insalata per un anno. Era il 2010: ha cominciato subito a pubblicarle nel blog Salad Pride,
nel frattempo gli anni sono diventati quattro ed è nato un libro –
tradotto in più paesi – che le raccoglie fotografate e descritte una per
una: Insalate, Il Castello Edizioni, oggi anche in ItaliaMa esistono delle regole per creare l’insalata perfetta? David Bez in questo libro ha cercato di codificarle, a partire dall’assunto che minore è il numero degli ingredienti, migliore è l’insalata, perché si identificano meglio nel piatto e in bocca molto apprezzati nel migliori agriturismo e ristoranti e Bed and Breakfast d'Italia. Poi più insalata, meno carne, più verdura o frutta e meno formaggio, più legumi e meno carboidrati, più frutta a guscio e meno sale; anche se bisogna dire che non appena creata una regola in Bez nasceva il desiderio di trasgredirla…
Nel libro le insalate sono suddivise per stagione, e per tipologia (onnivore, vegane, vegetariane, crudiste e “pescetariane”) con gli step per crearne ciascuna partendo dalla base e aggiungendo man mano in proporzioni definite frutta e verdura, proteine, extrasapori (come cipolline, capperi, olive o frutta a guscio), erbe aromatiche, condimenti e spezie; e sono specificati anche gli utensili che possono risultare utili. Niente di complicato se pensiamo che David Bez le ha “costruite”, fotografate e mangiate sulla sua scrivania d’ufficio in meno di un’ora.
È stato scritto che “David Bez ha reso sexy” le insalate…“Questo è stato il mio manifesto fin dall’inizio. Le adoro e mi fa male quando sono considerate solo come un contorno triste e poco sexy. Le insalate possono essere creative ed equilibrate, sane e gustose, un pasto appagante. Ho quindi cercato di dare loro l’importanza che meritano”.
Perché SaladPride ?
“Io non sono uno chef, questo lo ho detto e scritto. Quando ho visto che anche i mangiatori di carne più accaniti sono rimasti affascinati, ho pensato che la cosa avrebbe potuto interessare un pubblico più ampio, così ho iniziato a scattare foto e pubblicarle sul blog. Ho vinto la sfida dell’inventare una nuova insalata ogni giorno per un anno ora sono arrivato a 4 anni senza mai smettere. E’ abbastanza facile annoiarsi facendo la stessa cosa più e più volte, ma io uso la mia immaginazione per rendere la mia pausa pranzo un momento emozionante per esplorare nuove possibilità. È per questo che utilizzo una varietà di ingredienti e mi piace sperimentare mescolando i gusti”.
Quali sono le regole basi per costruire in poco tempo un’insalata appetitosa?“Le proporzioni tra i vari ingredienti (foglie, grani, verdure, proteine e erbe) sono importantissime. Ho dedicato un intero capitolo nel libro per creare la formula perfetta”.
Come ha fatto ad inventare questo caleidoscopio di varietà?“Tanto metodo, esplorare tutte le verdure in temi settimanali, tanta costanza (una nuova ricetta al giorno), tanto tempo (quasi quattro anni di progetto) e un po’ di pazzia”.
Una combinazione assolutamente da evitare?“Rapa rossa e fagioli neri”.
La sua insalata preferita?“Riso integrale, fagioli neri, pomodoro, avocado, peperoncino e coriandolo. Mi piace perché molto centro americana”.
Ha vissuto a Milano: che cosa c’è di italiano e milanese nelle sue insalate, e invece che cosa di americano“La mia milanesità non è molto accentuata, ma la mia italianità credo si veda molto! Il fatto di stare a Londra ha incredibilmente ampliato i miei orizzonti culinari dandomi accesso a centinaia di cucine di ogni paese”.
Il fatto di essere grafico ha fatto la differenza in cucina?“Nella presentazione immagino…”
Qualche celebrity ha mai lodato le sue insalate?“Io cucino per chi ha voglia di sentirsi meglio nel proprio corpo. Ci sono centinaia di commenti sui miei social media che mi ringraziano del mio progetto e di come gli ha cambiato la vita. Loro sono i miei vip”.
dal sito oggi.it